Attraverso il modo in cui si muove, un soggetto esprime la sua personalità. Gli atteggiamenti di ripiegamento, sviluppo, apertura, chiusura che il corpo assume nello spazio indicano la relazione “contenente-contenuto” fisica, viscerale, ma anche comportamentale. Le catene muscolari non sono che dei corridoi di trasmissione tra lo spirito del soggetto, i suoi desideri e le sue realizzazioni fisiche, gestuali. Bisogna mantenere la piena libertà di movimento delle catene muscolari, affinché esse non realizzino una rete nella quale il soggetto si sente prigioniero.
Il terapeuta attento e preparato individua quali sono le catene muscolari vincolanti, che bloccano quindi la normale funzionalità del sistema, ne individua le cause e predispone un programma per eliminare queste cause, così da ridare la giusta tensione alle strutture muscolo-scheletriche.
Sulle catene muscolari il terapeuta interviene con allungamenti passivi, attivi, tecniche manuali muscolari, eliminando spine irritative anche distanti da dove il problema appare (ad esempio problema oculare che interferisce sulla statica posturale).
- Su problematiche del rachide per quanto riguarda le iper-cifosi, iper-lordosi, le scoliosi.
- Su problematiche periferiche ad esempio un problema alla volta plantare, iperpressione rotulea, ipertonie muscolari (polpacci, glutei, trapezio, ecc..), chiusura delle spalle.
- Spesso su problematiche di epicondilite (gomito del tennista).
Essendo le catene muscolari il risultato dell’interazione di tutto ciò che determina la nostra postura ci si avvarrà di molteplici specialisti (oculista, dentista, podologo, ecc…)
